Con la sentenza n. 9390 del 13 maggio 2025, il TAR Lazio ha annullato i commi 2 e 3 dell’art. 7 del Decreto Ministeriale 21 giugno 2024, noto come “DM Aree Idonee”. Il Tribunale ha ritenuto sproporzionati e non sufficientemente motivati alcuni criteri restrittivi per l’individuazione delle aree vocate allo sviluppo di impianti da fonti rinnovabili (FER), sottolineando come tali limiti potessero ostacolare il perseguimento degli obiettivi nazionali in materia di energia pulita.
L’annullamento è avvenuto a seguito del ricorso proposto da ANEV, che ha evidenziato profili di eccesso di potere e una compressione ingiustificata della libertà d’impresa. Il TAR ha riconosciuto la necessità di un bilanciamento più equilibrato tra tutela ambientale e promozione delle energie rinnovabili, in linea con il principio di proporzionalità e con il quadro europeo in materia di decarbonizzazione.
Il MASE dovrà ora riformulare i criteri di individuazione delle aree, eliminando le limitazioni illegittime e assicurando maggiore trasparenza nei processi di pianificazione. Sono attesi chiarimenti su diversi aspetti applicativi, tra cui il cumulo dei vincoli, le fasce di rispetto e le metodologie di valutazione cumulativa degli impatti, in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e del pacchetto Fit for 55.
Dal punto di vista operativo, gli sviluppatori potranno riconsiderare la propria pipeline progettuale e le relative tempistiche alla luce del nuovo quadro regolatorio, mentre le Regioni dovranno aggiornare indirizzi e mappature per garantire uniformità sul territorio. L’intervento del giudice rappresenta dunque un passaggio cruciale per assicurare certezza del diritto e attrarre nuovi investimenti nel settore delle rinnovabili.
In prospettiva, la fase di revisione potrà diventare l’occasione per rafforzare il dialogo tra istituzioni, operatori economici e comunità locali, valorizzando la consultazione pubblica e gli strumenti di partecipazione trasparente. Ciò potrà contribuire a una migliore qualità delle decisioni e a una maggiore accettabilità delle scelte di localizzazione, favorendo uno sviluppo equilibrato e sostenibile delle energie rinnovabili in Italia.

